Nel 1993 portarono in un ufficio sindacale della caserma in cui lavoro, uno strano schermo che sembrava un televisore, ma non aveva l’antenna e nemmeno uno spinotto in cui inserire un cavo. Il curioso oggetto era dotato di un filo grigio sottilissimo collegato a una scatola con tanti tasti: si trattava di un preistorico personal computer, con processore da 8 Mb, corredato da un programma denominato “Framework” che permetteva di scrivere e stampare su un foglio! In men che non si dica, agevolato dalla tecnologia, m'impadronii dell’attrezzo, creando un periodico di satira che chiamai “Pompe & Pompieri”, che ebbe, all’interno della mia caserma, un successo strepitoso la cui eco non si è ancora spenta nemmeno dopo decenni.